La città di Chiaramonte Gulfi, ha ospitato dal 31 luglio al 2 agosto 2015, ALTER - Volti di luce e terra, un progetto d’arte contemporanea che assume come riferimenti fondamentali le bellezze del territorio e la vitalità della comunità che lo abita, articolandosi all’interno del centro storico della città.

Tutti i cinque sensi entrano in sinestesia per navigare attraverso un universo estetico costellato da installazioni site specific, performance, sound art, video art, pittura, disegno, scultura, fotografia e altri linguaggi creativi in dialogo con gli spazi monumentali, la rete degli otto Musei che vanta la cittadina, le chiese barocche, le abitazioni private, le vie urbane e le piazze, attivando un viaggio sensoriale capace di stabilire un colloquio dialettico con i luoghi, con l’uomo e il suo statuto poetico.

La radice latina del nome scelto racconta il valore delle "differenze" e fa emergere con chiarezza il concetto di alterità e reciprocità come elementi fondanti dell’esistenza.

La Sicilia storicamente è simbolo delle diversità, crocevia di popoli, di culture e tradizioni, che hanno radicato le proprie radici nel terreno fertile dell'isola mediterranea, generando nel tempo comunità che rappresentano l'immagine stessa della pluralità. ALTER vuole restituire la multidimensionalità peculiare del contemporaneo, veicolando l’idea che queste comunità trascendano tutti i confini.

Dal panorama nazionale ed internazionale dell'arte contemporanea, gli artisti invitati a confrontarsi con le poetiche del progetto sono: Alessandro Amaducci, Paola Angelini, Giuseppe Armenia, Claudio Cavallaro, Luca De Angelis, Doren, Daniele Franzella, Maria Grazia Galesi, Giuseppe Giordano, Igor Imhoff, Boris Labbè, Filippo Leonardi, Alessandro Librio, Antonio Mainenti, Sebastiano Mortellaro, Zoi Pappa, Isabella Pers, Tiziana Pers, Piero Roccasalvo Rub, Lino Strangis, Sasha Vinci, Tian Xiaolei.

Accanto agli artisti, sono stati invitati ad osservare l'evoluzione del progetto e successivamente ad elaborare una personale visione critica, alcune voci autorevoli nel campo dell'arte contemporanea: Martina Cavallarin (critico-curatore indipendente), Giusi Diana (critico-curatore indipendente), Eleonora Frattarolo (critico e storico dell'arte) e Cecilia Freschini (curatore indipendente).

I musei della città, le chiese, gli spazi storici, sono stati presentati ai visitatori con una nuova veste, offrendo una differente chiave di lettura, in una commistione tra tradizione e nuove visioni. Tra i reperti museali ben si sono integrate le opere degli artisti, divenendo un tutt’uno, creando una suggestiva continuità.

Durante i giorni di residenza, gli artisti hanno inoltre creato dei legami autentici con gli artigiani locali, che conservano la memoria storica del tessuto sociale. Questi “custodi” dei saperi e delle tradizioni, hanno incontrato gli artisti condividendo il proprio vissuto. Nove i “custodi” coinvolti. Giovanni Bertucci custode della memoria, Iano Catania ebanista, la coppia di fratelli fotografi Vincenzo e Giuseppe Cupperi, Giuseppe Cultrera storico, Pina Gona ricamatrice, Emanuele Gulino collezionista, Mario Scollo e Giovanna Milio sarti, supportati dal lavoro di Salvatrice Cugnata, Totò Azzara lattoniere, Salvatore Vullo panettiere.

ALTER ha valorizzato la diversità, unendo esperienza estetica e pratica della quotidianità. Sono state create nuove relazioni, sono nati affascinanti legami tra la storia di un popolo e l’arte contemporanea.

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